martedì 11 marzo 2014


Febbraio 2013...

Il Papa Benedetto XVI ha deciso di dimettersi e ne ha dato l’annuncio proprio il giorno in cui si ricorda la prima apparizione della Madonna a Lourdes...
dopo Celestino V (“il Papa del gran rifiuto” come scrisse Dante nella sua “Divina Commedia”) nessun altro Papa aveva mai deciso di dimettersi dalla massima carica della chiesa cattolica, di rinunciare alla consacrazione che si è sempre ritenuta interrompibile solo con la morte corporale di un Papa, di dimettersi di fatto dalla carica di “Vicario di Cristo in terra”. Che dire... innanzitutto è doveroso il massimo rispetto per la scelta dell’uomo. Se l’attuale pontefice non si sente più in grado, fisicamente e mentalmente, di sopportare questo gravoso peso. La cattedra di Pietro è davvero un peso immane da sopportare per chiunque e nel corso dei secoli alcuni papi, anzichè avvicinare i fedeli alla chiesa, hanno finito per allontanarli con il loro comportamento scriteriato, ma fortunatamente altri papi hanno saputo toccare i cuori degli uomini di buona volontà e non e grazie a loro la fede si è ravvivata in molte parti del mondo. Oggi in Europa siamo in un momento di grave crisi economica e questo credo abbia contribuito ad accentuare gli effetti negativi della secolarizzazione sulla fede. Se una famiglia non riesce ad avere una vita decorosa finisce per perdere la fiducia nelle istituzioni e la fede non sempre diventa un’ancora a cui aggrapparsi in particolare se gli esempi del clero non sono puri ma anzi dettati dalla carne come la pedofilia. Questa è una vera piaga che negli ultimi anni ha coinvolto e travolto nel mondo molti preti, ma anche alte cariche del clero cattolico e questi fatti, unitamente alla brama di potere che sembra offuscare la parola del vangelo che predica solo umiltà e rettitudine, credo abbia finito per convincere l’attuale Papa che, anche se guidato dallo Spirito Santo che da sempre è il suo unico sostegno, non può essere più lui il pontefice in grado di poter continuare questo cammino pastorale e pertanto è necessario che lo Spirito Santo indichi un nuovo Papa che sia in grado di traghettare la chiesa verso porti sicuri allontanandola dalle tempestose acque in cui sembra navigare ultimamente. Questo evento ha sicuramente lasciato esterefatti moltissimi cattolici. Io ritengo che sia stato un grande gesto di umiltà, notevole atto di amore per la chiesa tutta, atto che lascerà un solco profondo nella storia ed in particolare nella chiesa cattolica, solco che da adesso in avanti tutti dovranno tenere in considerazione e con il quale ci si dovrà confrontare. Io sono convinto che questo atto dovrebbe essere un esempio per molti uomini, politici e non, che molto spesso si ritengono indispensabili ed insostituibili nelle cariche che occupano, io per primo.

Nessuno è indispensabile, il Papa stesso ora ce lo ha dimostrato, ma tutti possiamo essere utili se facciamo il nostro dovere con amore, umiltà e spirito di servizio.  

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